martedì 15 settembre 2009
Il mio coreografo preferito: Steve La Chance
Steve La Chance è un ballerino coreografo di fama internazionale ma al momento in Italia è molto conosciuto come uno degli insegnanti più apprezzati della scuola di Amici di Maria De Filippi. Infatti è lui l'insegnante di Danza Jazz e passi a due.
Nato nel 1961 ha vissuto in California dove, a Los Angeles, ha studiato danza classica, jazz e tip-tap.
Ha cominciato la sua carriera già dall’età di cinque anni.
Era un bambino molto vivace e la mamma, insegnate di ballo, per tenerlo a bada, gli fa seguire i suoi corsi di danza.
Ma quella che all’inizio è stata una costrizione col tempo è diventata la sua grande passione.
All’età di tredici anni, Steve comincia a fare una serie di audizioni e la sua prima audizione è per entrare alla American Ballet Teatre, una rinomata scuola di spettacolo americana dove Steve riesce a dimostrare le sue doti e le sue grandi capaciità.
A quindici entra nel cast dello spettacolo di Juliet Prous, spettacolo che lo vedrà impegnato nei teatri più importanti del mondo.
A diciassette anni inizia a lavorare in "Dancing"con Bob Foss, il più grande coreografo del mondo.
Gli spettacoli del suo passato, che Steve ama ricordare maggiormente, sono "Dancing", "Can Can" (con Zizi Jiamer e Roland Patit) e "Sette spose per sette fratelli".
Oltre che con grandi ballerini e coreografi di tutto il mondo, Steve ha lavorato anche con grandi personaggi tra i quali Grace Jones.
Proprio grazie a un video girato con la Jones, Steve viene notato da un coreografo italiano che, insieme a Baudo, lo vuole per un suo spettacolo. Infatti nel 1984 partecipa a Fantastico 6 con Pippo Baudo e Lorella Cuccarini. Comincia così l’avventura di Steve nella televisione italiana.
1988 - Passo a Due di Steve e Galyn Gorg - Je t'aime Je t'aime
Negli anni ottanta è anche protagonista di due produzioni cinematografiche che sono "Breakin" e "Dance Academy".
Nel 1991 ha presenziato in qualità di primo ballerino alla serata speciale della consegna degli Oscar allo Shrine Auditorium di Los Angeles.
Steve insegna danza già da molti anni e della sua attuale esperienza di Saranno Famosi è molto contento.
Di se dice: "Forse ho un’immagine da duro ma dietro questa maschera si nasconde una persona sicuramente molto determinata e sicura di se ma anche sensibile e che riesce a commuoversi davanti ad un abbraccio sincero, davanti ad una coreografia eseguita con passione e sentimento e davanti ad un bel film".
2005 - Amici - Passo a Due di Steve La Chance con Rossella Brescia
2005 - Amici - Steve La Chance e un dei suoi allievi Michele
Parlando dei suoi attuali studenti: "I ragazzi, parlo dei ballerini, sono potenzialmente tutti bravi, alcuni secondo me riusciranno a sfondare perché oltre alle capacità sono dotati di determinazione, grinta e grande spirito di sacrificio per il proprio lavoro.
Quest’ultimi sono elementi e qualità che non possono mancare secondo me in un bravo ballerino".
lunedì 14 settembre 2009
LE MIE RECENSIONI
Il mio giudizio positivo va a Fabrizia Laratta con "La Danza...Arte della comunicazione". Ho apprezzato moltissimo questo blog perchè ha suscitato in me un grande interesse,ovviamente perchè anch'io come lei amo questa meravigliosa arte,quindi condivido la sua stessa passione. Inoltre penso che sia ben strutturato, i post sono abbastanza sviluppati e il blog è pieno di gadget.
Complimenti Fabrizia!!!
http://fabrizialaratta.blogspot.com/
Recensione negativa:
Il mio giudizione negativo va invece a Serena Castiglia con "Legumiealtrestorie".non ho neanche capito quale sia l'argomento trattato.Inoltre ha pochissimi gadget ed è privo di contenuti,a mio parere è anche un pò noioso.Naturalmente questo rimane un mio giudizio personale.
http://legumilegumi.blogspot.com/
mercoledì 22 luglio 2009
venerdì 19 giugno 2009
Generi di danza
Danza classica
La danza classica o "accademica" è una delle forme di danza teatrale più conosciute e sicuramente la più antica.La sua origine proviene direttamente dall'Italia, dai balli di corte del Rinascimento. Ma il genere venne presto ripreso anche dalle corti francesi, che lo svilupparono e lo portarono alla massima espressione tra il XVII e il XVIII secolo, infatti la terminologia del balletto classico è in lingua francese. Inoltre, nell'Ottocento, dopo l'invenzione delle scarpette da punta, fu una ballerina italiana a renderle famose: Maria Taglioni.
Danza moderna
La danza moderna si è sviluppata all'inizio del Novecento nel Nord Europa grazie a Rudolf Laban e Mary Wigman e negli Stati Uniti d'America con le espressioni libere iniziate da Isadora Duncman e Ruth St. Denis. Si è poi definita con varie tecniche grazie a Martha Graham,Doris Humphrey, Charles Weidman e Josè Limòn.Danza neoclassica
Pur richiamandosi alla tecnica accademica, la danza neoclassica si avvale di un linguaggio vicino a quello della danza classica con atteggiamenti da danza moderna.Danza contemporanea
La danza contemporanea prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee, che talvolta comprendono anche la recitazione di testi. Dalla danza classica alle Urban Dances (breakdance e hip-hop), la danza contemporanea, il teatrodanza, il performing media, pongono il principio del superamento dei generi e delle forme artistiche performative convenzionali. La danza contemporanea rientra pienamente nelle nuove Arti sceniche contemporanee.Danza Sportiva
Oltre agli aspetti legati all'arte e allo spettacolo, dall'inizio del 1900ha preso forma la danza da competizione, divenuta sport ufficiale nel 1995 con il riconoscimento dal parte del CIOe (in Italia nel 1997, con la nascita della Federazione Italiana Danza Sportiva e suo ingresso nel CONI). La danza sportiva ha una lunga storia nel campo delle "danze di coppia", che comprendono i principali balli delle diverse parti del mondo. Recentemente l'ideale di danza quale sport olimpico ha coinvolto ed entusiasmato anche le "danze artistiche".Teatrodanza
Si tratta di una forma di danza teatrale relativamente recente che si è sviluppata in Germnia a partire dagli anni '70 per diffondersi in seguito in molti altri Paesi europei. Le rappresentazioni di teatrodanza hanno carattere narrativo e si avvalgono spesso anche dell'uso della parola recitata. Talvolta prediligono il gesto al movimento danzato e pongono il corpo del danzatore-attore al centro dell'evento teatrale.Danza urbana
L'espressione "danza urbana" si riferisce ad eventi, performance e creazioni coreografiche in spazi pubblici ed indaga il rapporto tra danza, corpo danzante e architettura. L'espressione "danza urbana" non si pone come definizione di genere ma come apertura stessa, spazio di sperimentazione del corpo nel contesto urbano. Essa pùò comprendere al suo interno, in una sorta di insieme aperto, tutte quelle esperienze che integrano danza, movimento, paesaggio urbano e spazio pubblico. Essendo la città specchio continuo del movimento stesso, questo insieme non può che essere aperto e in trasformazione, come un corpo, come il corpo stesso. Essere umani ha qui direttamente a che fare con la scoperta tattile e concreta del mondo e dello spazio, la cui connotazione architettonica procede acquistando nuova e diretta consapevolezza. Il corpo che danza si relaziona e interferisce con lo spazio urbano stesso, può riappropriarsi dello spazio, scoprirne usi altri. Secondo queste premesse in questi contesto possono essere quindi considerate vicine esperienze di ricerca degli anni '70 come quelle di Trisha Brown e Joan Jonas, così come le pratiche di danza urbana come la breakdance, la danza con lo skatebord, o quella saltata del city jumping.Breakdance
Vero nome B-boying o Breaking, questa danza non-accademica nasce nelle strade del Bronx (nelle periferie americane di New York) intorno al 1975 ad opera di giovani afroamericani che avevano avuto problemi con la società, influenzati dalle innovazioni musicali di Dj Kool Herc. Unica forma di danza che svolge la propria ricerca artistica in ambienti popolari e grazie ad essi propone una modalità estetica che entra in pieno contatto con lo spettatore.Danze popolari e tradizionali
Le danze popolari sono l'espressione delle diverse comunità locali, un tempo agricole o montanare. Nei Paesi dove sono sopravissute alla modernizzazione, assieme al repertorio musicale a loro necessario, sono danzate con molta vivacità e ultimamente sono tornate a diffondersi anche al di fuori dei confini locali e tradizionali.Danza Jazz
La danza jazz è l’insieme di vari stili e tecniche di danza non facili da etichettare. Anticamente questo termine indicava una tradizionale danza della comunità afro-americana ma ha preso spunto anche da altre civiltà: ha ereditato il movimento europeo che ha affinato e contribuito all’eleganza nel movimento, e quello africano che ha dato l’impulso ritmico e il fascino primitivo. Il termine "danza jazz" viene usato per descrivere un tipo di movimento in continua evoluzione proprio perché legato ai cambiamenti della cultura: dalle danze sociali degli anni Venti allo sviluppo delle danze teatrali, fino ad arrivare ad oggi con lìhip hop e il Funky jezz.giovedì 18 giugno 2009
Storia ed Etimolgia
La storia della danza è una disciplina vastissima, non solo perché esistono molte forme di danza, ma anche perché, come arte del corpo in movimento, essa è l’unica arte che si svolge contemporaneamente nel tempo e nello spazio. Per quanto riguarda la storia della danza come forma d’arte dello spettacolo, da sempre la danza ha costituito uno dei livelli espressivi del teatro. Nella tragedia e nella commedia dell’antica Grecia il "coro" si esprimeva principalmente danzando nello spazio antistante l’edificio scenico (σχηνέ, skené) denominato ορχήστρα, (orchéstra). Il fatto che in quello spazio il coro danzasse non solo spiega l’etimologia della parola "orchestra", che deriva appunto dal verbo ορχήομαι (orchéomai, danzare), ma è anche il motivo per cui in molte lingue moderne i termini che si riferiscono alla danza (italiano: "coreografia", "coreutica"; francese: chorégraphie, choreutique; inglese: choreography, choreutic) portano in sé l’etimo greco χόρος, (kóros). Il termine italiano "danza", invece, così come il francese danse, l’inglese dance e il tedesco tanz derivano dalla radice tan (sanscrito), che è associata al concetto di “gioia”.
Nelle civiltà antiche indiane, cinesi ed egiziane, la danza voleva raffigurare il corso armonioso degli astri. I greci posero la danza sotto la protezione della musa Tersicore, facendone così un simbolo della propria cultura. Per i romani, invece, assunse la forma di pantomima, continuando a trasformarsi fino alla depravazione. In seguito all'avvento del Cristianesimo, anche se inizialmente fu accolta nei riti all'interno delle chiese, in seguito fu condannata dalla Chiesa e nel corso del Medioevo scomparì dalla liturgia, mentre sopravvisse nella forma di danza popolare. Nel seguente sviluppo della musica strumentale, la danza si espanse soprattutto nelle corti italiane e durante il XVII secolo soprattutto in Francia, dove veniva praticata in particolare nei palazzi reali come arte raffinata. La danza divenne così una vera e propria Arte e nel corso dei secoli nacquero numerose coreografie, che nell'Ottocento venivano rappresentate in teatri prestigiosi come l'Opèra di Parigi e la Scala di Milano.
mercoledì 17 giugno 2009
Come potremmo definire la danza?
La danza è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come strumento il corpo. Essa è stata (ed è) parte dei rituali, preghiera, momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e anche occasione di aggregazione tra persone (un esempio attuale ne è la danza nelle discoteche). In ogni caso, nel corso dei secoli questa arte è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani.
domenica 7 giugno 2009
Carta di identità digitale
Non sono mai stata molto attratta dalla tecnologia, i videogiochi non mi hanno mai entusiasmata più di tanto, almeno fino a qualche tempo fa.
1997: a natale i miei genitori decidono di regalare a me e a mio fratello il nostro primo PC. In un primo momento ero abbastanza restia all’utilizzo del computer, forse perché ero ancora piccola e preferivo altre forme di gioco che mi mettevano molto più a contatto diretto con i miei amici. Crescendo ho scoperto quanto sia stato utile anche per la scuola.
2000: inizio a capire come utilizzare le principali funzioni del computer, esplorando tutto da sola senza frequentare alcun corso di informatica.
2001: uso internet giusto per fare qualche ricerca, con la lentissima connessione che avevo all’epoca
2005: finalmente l’ADSL arriva anche a casa mia, 24 ore su 24 di connessione illimitata
2006: creo la mia prima casella di posta e comincio a scoprire quanto sia bello stare in contatto con i miei amici a distanza utilizzando skype e msn, trascorrendo gran parte delle mie giornate davanti al computer.
2007: felicissima di avere un computer potatile tutto per me, internet diventa così la mia rovina,ormai rimango connessa giorno e notte,la sera non riesco più ad andare a letto presto. Imparo ad usare programmi per scaricare musica e film dalla rete. Scopro la mia passione nel realizzare file multimediali.
2008: mi iscrivo a Facebook, la mia dipendenza cresce sempre di più.
2009: frequentando il corso di ambienti digitali con il professore Orazio Converso e imparo ad usare blogspot creando un mio blog utilizzando gli strumenti e l’account forniti da google.